martedì 10 marzo 2009

MI METTO NEI PANNI DI... DIVERSI PUNTI DI VISTA SU UN FATTO DI CRONACA SCOLASTICA





 …NEI PANNI DI LUCA
Il 5 Marzo 2009 nella scuola media Alberto Manzi si è svolta un’interessante e bella manifestazione dedicata ai campioni dello sport. L’idea è nata per cercare di avvicinare i ragazzi il più possibile alle diverse attività agonistiche.
Nei giorni precedenti i ragazzi hanno preparato alcune domande da formulare ai personaggi sportivi che avrebbero partecipato all’evento.
La manifestazione si è svolta nella palestra della scuola, trasformata per l’occasione in un piccolo teatro.
I campioni presenti sono stati: un ex nuotatore e un ex giocatore della Roma, Antonio Tempestilli. Inutile descrivere le ovazioni dedicate a questo giocatore da parte di tutti i ragazzi romanisti.
Gli studenti hanno posto ai campioni delle domande divertenti e interessanti.
Il momento più emozionante è stato quando Lucia, una ragazza diversamente abile, ha posto la seguente domanda: “Durante la vostra attività agonistica avete mai incontrato una ragazza come me?” Le risposte tardavano ad arrivare per la commozione che i campioni provavano.
Si spera che tali eventi così belli e importanti continuino ad essere organizzati in questa e altre scuole.                                                                                            ( autore: Luca)



…NEI PANNI DI XIN
Caro diario,                                                                                            5 Marzo 2009
oggi durante l’ora di educazione fisica siamo andati in palestra e c’erano delle classi già sedute. Poi i due atleti che la scuola aveva invitato si sono presentati: uno era un giocatore di calcio di qualche anno fa e l’altro era un nuotatore vincitore delle olimpiadi.
Dopo qualche minuto hanno proiettato dei video dei campioni nei quali c’erano degli atleti italiani che vincevano la medaglia d’oro. Poi abbiamo cominciato a porre loro delle domande per conoscerli ad esempio abbiamo chiesto in che modo si allenano.
Io mi stavo un po’ annoiando perché non riuscivo a capire bene ciò che dicevano i due atleti, a causa di un’acustica non molto buona.
Dopo il prof. di educazione fisica è andato dal mio amico Bing e l’ha sgridato, perché Bing chiacchierava troppo. Il professore voleva che tutti ascoltassero in totale silenzio il discorso degli atleti.
E’ stato molto difficile per me ascoltare, ero stanco e a un certo punto mi sono addirittura sdraiato, ma subito la preside mi ha raccomandato di stare dritto. Sembrava molto interessata all’intervista.
Finite le domande ho notato il prof. di educazione fisica che stava sempre vicino ai due atleti, mi sembrava che volesse un loro autografo.
Insomma per concludere penso che oggi sia stata una giornata difficile e un po’ noiosa
                                                                                               ( autore: Xin)

…NEI PANNI DI TEMPESTILLI
Caro diario,                                                                                                   5 Marzo 2009
oggi sono andato alla scuola A.Manzi per raccontare ai bambini che campioni non si nasce ma si diventa. I ragazzi mi hanno posto delle domande e poi abbiamo proiettato dei video di quando giocavo a calcio. Ogni volta che i bambini vedevano che nel filmato segnavo gol esclamavano in coro “OOOOLEEEEE’”. Poi una bambina con handicap mi ha rivolto una bella domanda e, dopo averle risposto, sono andato a darle un bacio sulla guancia.
I bambini erano un po’ rumorosi. Erano quasi tutti della Roma.
L’incontro è durato più di due ore, alla fine i ragazzi volevano il mio autografo ma sono dovuto scappare via.
Sono stato contento dell’iniziativa perché, anche se è da molto che non gioco più nella Roma, mi ricordano come un giocatore fortissimo!
                                                                                      ( autore: Daniele M.)

…NEI PANNI DI UN ALTRO TEMPESTILLI
Caro diario,                                                                                                   5 Marzo 2009
oggi insieme a un mio collega sono stato ospitato presso la scuola media “A. Manzi” che si trova al Pigneto. Il nostro incontro con i ragazzi era per dimostrare loro che anche i campioni sono normalissimi esseri umani. Avere a che fare con i bambini non è mai semplice. Ora che dirigo una scuola-calcio ne so qualcosa. Da loro ti aspetti delle domande semplici e invece spesso ti mettono in difficoltà. Per esempio un bambino mi ha detto se durante la mia carriera mi fossi mai “dopato”. La risposta di per sé non era complicata, ma ho cercato di trasmettere loro quanto sia idiota chi ne fa uso (spero di esserci riuscito!). Ho detto loro che le vittorie più belle sono quelle ottenute con i propri mezzi e con tanti sacrifici. Sono sicuro che molti tra di loro sognano di diventare un campione come lo sono stato io. Ho consigliato loro di essere tenaci, anche un po’ cocciuti e di non arrendersi mai.
Incontrare i bambini mi fa tornare indietro nel tempo e allo stesso tempo mi riempie di speranza, di ottimismo e di allegria: loro sono il nostro futuro.
Trovo che questi incontri nelle scuole siano molto utili e che dovrebbero avvenire più spesso. E’ una cosa meravigliosa avere a che fare con i bambini, perché hanno del mondo dello sport un’immagine pulita, perché leggi nei loro occhi tutti i loro sogni e le loro aspettative.
Ora concludo con questa mia chiacchierata con te dicendoti che oggi è stata una giornata ricca di emozioni e spero che lo sport del domani torni ad essere come era un tempo, grazie a questi bambini che spero saranno una generazione migliore.
                                                                                    ( autore: Lorenzo D’U.)


…NEI PANNI DI SIMONE CHIAPPINI (A.E.C.)
                                                                                                              5 Marzo 2009
Ehh… caro diario, sono appena tornato da una giornata… movimentata!
Stamattina a scuola sono arrivati due “campioni”, due famosi atleti del mondo dello sport.
Sono sceso in palestra con la classe per incontrarli e conoscerli…
Be’: 2 ore di puro strazio!
Ci siamo seduti e i due atleti hanno iniziato a parlare, ma per via di un problema al sound non si sentiva nulla.
I miei alunni allora hanno iniziato a distrarsi e… sono impazziti!
Dove erano i professori!?
Me la dovevo cavare da solo…
“ZITTO, ZITTI… TI METTO UNA NOTA! BASTAAA!!”
Urlavo e urlavo, ma nulla. Non vedevo l’ora di andarmene… Altri 2 secondi e sarei morto lì!
Per fortuna a un certo punto ho sentito: “…e con questo ho finito”.
Io al posto dell’atleta avrei aggiunto: “…e andate in pace”.
EVVIVA!! E’ FINITO!
Alla fine siamo tornati in classe.
Quelle pesti mi hanno ucciso, ma in fondo sono sempre i miei alunni...             
                                                                                    ( autore: Lorenzo De)

giovedì 12 febbraio 2009

IL DIVERSO PUNTO DI VISTA DEI PROFF.




MI METTO NEI PANNI DI UN PROFESSORE
Caro diario,                                                                                               1 Febbraio 2009
questa è una pagina molto importante non solo del mio diario, ma anche della mia vita.
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola ma, vista la mia età avanzata, questa volta, dopo anni di studio come tu ben sai, ero seduto in cattedra! Non ti dico che baccano quando sono entrato in aula!! Ho pensato subito “Qui ci sarà da sudare!”. La mia classe è composta da 18 alunni, di cui 12 maschi e 6 femmine. Tutto sommato fra di noi non c’è una grande differenza d’età e questo semplifica, ma a volte complica le cose. Per questo motivo mi ero imposto di dare di me stesso l’immagine di uno che sa il fatto suo, ma come al solito “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”! Oggi infatti ho trattato i miei ragazzi molto amichevolmente. Hanno fatto la loro presentazione ad uno ad uno, arricchendola con le loro passioni, i loro hobbies e i loro gusti musicali. Da qui ho visto subito che c’erano ragazzi molto spigliati ed altri più timidi. Verso l’una siamo scesi a mensa ed è lì che ho dovuto dimostrare loro che se voglio so essere anche molto severo. In realtà mi è un po’ dispiaciuto interrompere i loro schiamazzi e le loro risate, ma questo ora è il mio compito.
Sono cosciente della grande responsabilità del mio ruolo; ho molte paure ma anche molte aspettative. Vorrei essere come era il mio prof. di italiano: vorrei riuscire ad incantare i miei alunni durante le spiegazioni, vorrei non rendere noiosa la materia che tanto amo, vorrei essere contemporaneamente un buon prof. e un buon amico…
Pensi che ci riuscirò? Poi ti farò sapere… Penso che questo sia il compito più difficile della mia vita, ma è anche ciò che ho sempre sognato. L’avventura è cominciata!
                                                                                                          Lorenzo D’U.


MI METTO NEI PANNI DI UNA PROFESSORESSA
Caro diario,                                                                                                4 Gennaio 2009
come tu sai oggi è stato il mio primo giorno di scuola come maestra della 5C: la terribile classe delle elementari della scuola “A. Diaz”, da cui sono stata chiamata per svolgere una settimana di supplenza. Vuoi che ti racconto tutto?
Allora, sono entrata in classe e già i bambini facevano un gran baccano: uno buttava della carta bagnata fuori dalla finestra; un altro, con la colonna sonora di Womanize nelle cuffiette, ne cantava a squarciagola qualche parola… Io cercavo di farli stare zitti, ma non ci riuscivo.
Allora ho chiamato la direttrice che li ha sospesi, anzi espulsi dalla scuola!
Appena se ne è andata la direttrice però sono tornati a scatenarsi. Io provavo a svolgere la mia lezione però nessuno mi ascoltava, si sdraiavano sui banchi e, quando io chiedevo i loro nomi, nessuno mi rispondeva. Alla fine, stufi delle mie domande, alcuni di loro hanno preso delle bombolette e mi hanno schiumato!!!! Sono scappata di corsa dalla scuola!!!                       
                                                                                                                 Nadia