giovedì 12 febbraio 2009

IL DIVERSO PUNTO DI VISTA DEI PROFF.




MI METTO NEI PANNI DI UN PROFESSORE
Caro diario,                                                                                               1 Febbraio 2009
questa è una pagina molto importante non solo del mio diario, ma anche della mia vita.
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola ma, vista la mia età avanzata, questa volta, dopo anni di studio come tu ben sai, ero seduto in cattedra! Non ti dico che baccano quando sono entrato in aula!! Ho pensato subito “Qui ci sarà da sudare!”. La mia classe è composta da 18 alunni, di cui 12 maschi e 6 femmine. Tutto sommato fra di noi non c’è una grande differenza d’età e questo semplifica, ma a volte complica le cose. Per questo motivo mi ero imposto di dare di me stesso l’immagine di uno che sa il fatto suo, ma come al solito “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”! Oggi infatti ho trattato i miei ragazzi molto amichevolmente. Hanno fatto la loro presentazione ad uno ad uno, arricchendola con le loro passioni, i loro hobbies e i loro gusti musicali. Da qui ho visto subito che c’erano ragazzi molto spigliati ed altri più timidi. Verso l’una siamo scesi a mensa ed è lì che ho dovuto dimostrare loro che se voglio so essere anche molto severo. In realtà mi è un po’ dispiaciuto interrompere i loro schiamazzi e le loro risate, ma questo ora è il mio compito.
Sono cosciente della grande responsabilità del mio ruolo; ho molte paure ma anche molte aspettative. Vorrei essere come era il mio prof. di italiano: vorrei riuscire ad incantare i miei alunni durante le spiegazioni, vorrei non rendere noiosa la materia che tanto amo, vorrei essere contemporaneamente un buon prof. e un buon amico…
Pensi che ci riuscirò? Poi ti farò sapere… Penso che questo sia il compito più difficile della mia vita, ma è anche ciò che ho sempre sognato. L’avventura è cominciata!
                                                                                                          Lorenzo D’U.


MI METTO NEI PANNI DI UNA PROFESSORESSA
Caro diario,                                                                                                4 Gennaio 2009
come tu sai oggi è stato il mio primo giorno di scuola come maestra della 5C: la terribile classe delle elementari della scuola “A. Diaz”, da cui sono stata chiamata per svolgere una settimana di supplenza. Vuoi che ti racconto tutto?
Allora, sono entrata in classe e già i bambini facevano un gran baccano: uno buttava della carta bagnata fuori dalla finestra; un altro, con la colonna sonora di Womanize nelle cuffiette, ne cantava a squarciagola qualche parola… Io cercavo di farli stare zitti, ma non ci riuscivo.
Allora ho chiamato la direttrice che li ha sospesi, anzi espulsi dalla scuola!
Appena se ne è andata la direttrice però sono tornati a scatenarsi. Io provavo a svolgere la mia lezione però nessuno mi ascoltava, si sdraiavano sui banchi e, quando io chiedevo i loro nomi, nessuno mi rispondeva. Alla fine, stufi delle mie domande, alcuni di loro hanno preso delle bombolette e mi hanno schiumato!!!! Sono scappata di corsa dalla scuola!!!                       
                                                                                                                 Nadia