giorno 22/04/11
Diverse/i ragazze/i impegnate/i in un percorso sulla diversità...
martedì 26 aprile 2011
Omofobia contro un deputato
giorno 22/04/11
domenica 24 aprile 2011
La mia opinione sul nucleare e sull'acqua privata.
l’acqua potabile. Quindi, invece di porsi problemi sul privatizzare l’acqua, dovrebbero farsi problemi su come far arrivare l’acqua a tutti. Inoltre l’acqua aumenterebbe di prezzo , se privatizzata.
sicura. Costruendo una centrale nucleare si ha il rischio di fuoriuscite di radioattività sia per eventi naturali, come terremoti, sia per motivi artificiali, cioè quei creati dall’uomo, uno di questi può essere un attentato terroristico. Inoltre le centrali nucleari producono scorie altamente radioattive, e per smaltirle ci vogliono molti anni. Le radiazioni provocano leucemie e tumori ma soprattutto mutazioni geneticihe che possono riscontrarsi nelle generazioni successive.
sabato 23 aprile 2011
COME SE ACCAREZZASSE UN LEONE
Nel mondo ci sono molte persone che credono di essere superiori ad altre, perché pensano che quelle persone siano diverse da loro per il colore della pelle, o perché sono su una sedia a rotelle, ma in realtà non è così perché abbiamo tutti quanti un naso, due occhi e quindi dobbiamo avere gli stessi diritti. Tante persone dicono che gli stranieri rubano il lavoro, ma in realtà non è così perché in Italia nessuno ama fare il venditore ambulante, oppure la badante. Poi, riflettiamo un po’: se non ci fossero gli stranieri, chi potrebbe fare il lavoro della badante che è molto utile?
Secondo me i razzisti dovrebbero mettersi nei panni degli stranieri, perché forse essi sono venuti in Italia poiché nel loro paese c’è una guerra, oppure perché non trovano lavoro e devono
mantenere una famiglia.
Dopo, quando hanno speso tutti i loro
risparmi per venire in Italia, credendo che sia un paradiso, gli immigrati trovano le persone che li discriminano o li picchiano.
Secondo me è possibile distruggere il razzismo nel mondo solo in un modo: ogni persona deve conoscere almeno un immigrato e apprendere la sua storia, per capire perché è emigrato in un altro paese, così non penserà più che egli vuole rubare il lavoro agli Italiani. Ma è difficile perché il razzista non vuole conoscere lo straniero, poiché è come se andasse ad accarezzare un leone: ha paura di lui.
Q
uindi dovrebbe conoscerlo prima un suo amico e poi presentarglielo.
Nadia
SPORT, DESPORT, DIVERTIMENTO
Il termine sport deriva dalla parola francese "desport" e cioè "divertimento","svago", e indica l'insieme di tutte le attività fisiche e mentali. Per me lo sport dovrebbe essere occasione di divertimento che favorisca l'integrazione e la socializzazione, invece questo non sempre succede: qualche volta lo sport induce a comportamenti razzisti. Mi è capitato di vedere e leggere sul giornale che alcune squadre di calcio nel loro gruppo hanno giocatori di pelle scura e i tifosi avversari li prendono in giro proprio per il loro colore della pelle. Questi sono episodi, manifestazioni, comportamenti che non si dovrebbero vedere ma neanche sentire negli stadi, invece certe volte sono gli stessi sportivi che hanno comportamenti sbagliati verso i loro cosidetti avversari. Ad esempio l'ultimo derby giocato dalla Roma e dalla Lazio per poco non finiva in rissa, per colpa di alcuni giocatori "isterici" e poco professionali. Per combattere la tendenza a questi comportamenti esistono delle iniziative, ad esempio il commissario tecnico della nostra nazionale di calcio ha stabilito un codice etico, cioè di comportamento, che i giocatori che fanno parte della nazionale devono rispettare. Quest'ultima settimana sono stati espulsi due giocatori che non si sono comportati bene e l'allenatore non li ha convocati nel gruppo. Secondo me i valori che lo sport dovrebbe insegnare sono: la solidarietà, l'amicizia e la fratellanza!
(Irene)
N E A R
N E A R è una associazione di soli ragazzi dai 18 ai 30 anni che hanno scelto di aderire al progetto N.E.A.R. – Network Antidiscriminazioni Razziali, diventando così volontari in prima linea nel lavoro di contrasto ai fenomeni di razzismo, violenza e discriminazione sotto qualsiasi forma.
Il loro obiettivo è quello di diffondere la cultura della diversità come valore e di rimuovere, a partire dalla nostra generazione, gli stereotipi legati all’origine etnica o razziale delle persone.
(documento e testo trovati da Irene in www.retenear.it)
venerdì 22 aprile 2011
Nucleare Sì
giovedì 21 aprile 2011
ACQUA E NUCLEARE: SI' O NO?
Lavoravano a coppia, e solo 1-2 ore per notte. Lo Stato, per pagare meno operai, ne ingaggia di meno, ma finisce per abbassare l’efficienza del lavoro. E la qualità del lavoro non sempre è degna del nostro XXI secolo. Per questo penso che una o più società private possano gestirla egregiamente, abbassando gli sprechi d’acqua, come installare rubinetti alle fontane che fanno scorrere l’acqua solo quando vengono premuti; Diversamente avviene oggi con la gestione pubblica dell’acqua: si perde ben il 36% d’acqua totale dalle reti idriche nazionali. Il prezzo, la bolletta dell’acqua potrebbe subire un aumento più o meno considerevole, ma è un sacrificio che si deve correre. Infatti ad oggi, l’acqua, che è una preziosa risorsa nonché fonte energetica, sta diventando sempre meno rinnovabile. Prevenire è meglio che rimediare.
noi dovremo seguire.
mercoledì 20 aprile 2011
VOTA PER L'ACQUA PUBBLICA
Secondo me voi cittadini dovreste votare per l' acqua pubblica perché l'acqua non si vende e non fatevi portare via l'acqua perché è un bene comune. L'acqua integra il diritto alla vita, è il bene comune per eccellenza. Trasformare l'acqua in una merce e privatizzarne la gestione è un delitto contro i popoli. Nei giornali questo argomento viene affrontato poco ma dovrebbe interessare a tutti. Perché deve essere data ad un privato la possibilità di arricchirsi mediante la gestione di un bene pubblico fondamentale per tutti noi? Mettete anche voi la bandiera con su scritto "Due sì per l'acqua bene comune".
Per finire quando vi chiederanno sì o no, mettete una croce sul sì!
Irene
martedì 12 aprile 2011
ARCI
L'ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana) è un'associazione di promozione sociale italiana. Ha la sua sede nazionale a Roma ed è un’associazione
di promozione sociale ai sensi della Legge 383/2000. Arci fonda le sue radici nella storia del solidarismo italiano. Arci si riconosce nei valori democratici nati dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo, valori che trovano piena affermazione nella Costituzione repubblicana. Arci si richiama, inoltre, alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ed alla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia dell'ONU ed opera in contesti locali, nazionali e internazionali per l'affermazione degli stessi; partecipa alla costruzione dell'Europa delle cittadine e dei cittadini.
(documento e testo trovati da Irene in www.arci.it)
sabato 9 aprile 2011
Lo stereotipo più diffuso? ''Immigrati pericolo''
Non dobbiamo andare molto lontano per poter constatare la diffidenza e l’ostilità che mostrano i nostri connazionali nei confronti di chi viene considerato ‘’diverso’’ perché proveniente da un altro Paese. Basta infatti scendere in strada a fare una passeggiata e notiamo subito scritte cubitali sui muri, testimonianza di questa grande ostilità: <<A fuoco la rom>> o ancora <<Romania merda!>> e chi pi ne ha più ne meta perché ce ne sono un’infinità. Ovviamente l’ostilità non si limita a scritte (che sarebbe il problema minore. Quante volte sui giornali notiamo prime pagine dedicate a reati commessi da stranieri che vengono ingigantiti all’ennesima potenza e che tirano in ballo puntualmente il problema dell’immigrazione, il quale viene considerato come uno dei problemi maggiori del nostro Paese. Lo stesso reato, mi sembra inutile dirlo, se fosse stato commesso da un italiano sarebbe passato in seconda pagina.
I giornalisti, i mass-media contribuiscono alla diffusione fra la popolazione della diffidenza, addirittura giustificandola ed incitandola perché, secondo loro, gli immigrati sono una categoria dalla quale ci si deve difendere. Ne abbiamo avuto la dimostrazione anche recentemente nel caso dell’omicidio di Yara Gambirasio , quando è stato arrestato un marocchino, che si è rivelato poi innocente, e gli abitanti di Brembate (il paese della ragazza uccisa) erano già pronti in strada con un cartello razzista: ‘’fuori i marocchini da Bergamo’’. Ora gli immigrati costituiscono quindi una specie di capro espiatorio , qualcuno a cui attribuire immediatamente tutte le colpe di un determinato fatto avvenuto, senza sapere. Gli immigrati sono considerati un pesante fardello, quasi una disgrazia capitata all’Italia che è costretta ad accogliere queste persone con religioni, culture e tradizioni diverse dalle nostre. Io credo che bisognerebbe cominciare a riflettere su ciò che facciamo, dovremmo rimuovere dalla nostra mente lo stereotipo di ‘’immigrati pericolo’’ o “immigrati ladri e omicidi’’ … ed iniziare a considerare l’ipotesi che l’immigrazione possa essere anche una fortuna per noi italiani perché abbiamo la possibilità di integrare la nostra cultura con una diversa, conoscere nuovi usi, apprezzare altre tradizioni. Purtroppo tutto ciò non credo sia possibile in un mondo futuro poiché è come una miccia, ormai innescata, che si dilaga sempre di più e sempre più in fretta. Ormai l’uomo si è formato già la sua idea riguardo agli stranieri grazie a riviste, trasmissioni televisive, giornali ed in molti casi anche grazie alle istituzioni pubbliche e non credo possa cambiare idea nonostante l’intervento di numerose associazioni e organizzazioni che si occupano proprio dello sgretolamento degli stereotipi e dell’integrazione degli immigrati. Grazie alla forza di volontà si potrebbero ottenere molti miglioramenti, ma è questo che manca ormai, la voglia di cambiare migliorare poiché si è persa la speranza. Viviamo in una società cinica dove ognuno pensa a se stesso, una società che ci ha portato ad avere una visione negativa del mondo e di ciò che ci circonda, quindi l’uomo pensa solo a difendersi da tutto e da tutti e non è proteso a fare amicizia e conoscere il ‘’diverso’’.
Elisa
giovedì 7 aprile 2011
Oltre il danno, anche la beffa!!
L'articolo che abbiamo letto in classe sulla morte di 150 immigrati che giungevano in Italia a bordo di un barcone a causa del ribaltamento in mare di quest'ultimo, ci aiuta a comprendere quanto queste persone debbano affidare la propria vita completamente in mano al destino e di quanto siano sfortunate già ''di per sè''. Ma, come si dice, ''oltre il danno, anche la beffa'' infatti l'articolo ha avuto commenti piuttosto razzisti e cinici da parte di qualcuno che, indignato per la cattiva situazione in cui versa l'Italia negli ultimi tempi (numero di disoccupati arrivato alle stelle, poca sicurezza nelle strade..) ha incolpato proprio gli immigrati di rubare il lavoro agli italiani, accusandoli di essere addirittura più favoriti a trovare un lavoro rispetto ad un italiano laureato. Non solo, c'è anche chi vorebbe che morissero tutti gli immigrati che vengono qui in Italia. Già devono subire nel loro Paese la guerra, la fame e la povertà, non sanno nemmeno se arriveranno sani e salvi in un'altra nazione per cercare una vita migliore e c'è anche chi si permette di usarli come capro espiatorio del malcontento italiano. Ora mi chiedo: la cattiveria umana avrà un limite?!
Elisa
mercoledì 6 aprile 2011
CortiGiano Giovani.
Abbiamo partecipato ad un concorso di cortometraggi, organizzato da una associazione di nome CortiGiano Giovani e siamo arrivati tra i sette finalisti.
Sabato 26 e domenica 27 Marzo si sono tenute la proiezione e le premiazioni dei corti vincitori.
Sabato 26 hanno proiettato i corti finalisti. Incredibile: tra quei sette c’era il nostro corto, non potevamo crederci! In questa giornata ci siamo divertiti molto; all’inizio avevamo paura che il nostro fosse il piu brutto, ma con il passare dei minuti, questa paura è scomparsa.
Domenica 27 è stato il giorno più importante, dato che c’erano le premiazioni. Appena arrivati eravamo molto agitati e più si avvicinava il momento in cui avrebbero rivelato il nome del cortometraggio vincitore, più questa agitazione saliva…
Alla fine non abbiamo vinto… Va bene, l’importante è partecipare e questo evento ci ha spronato a continuare e a girare i nostri corti sempre meglio. Comunque ci ha fatto piacere sapere che la nostra prof. e la nostra preside sono orgogliose di noi!
LA PROSSIMA VOLTA VINCIAMO !!!!!!
Lollo & Daniele Pieretti .