domenica 20 marzo 2011

Poesia sulla discriminazione


A mio fratello razzista

Se fossi un uomo
non escluderesti un tuo fratello di colore.
Se fossi un uomo
metteresti al primo posto, nel tuo cuore, l’amore.
Se fossi un uomo
aiuteresti chi è in difficoltà.
Ma cos’è che hai dentro di te, se non odio e malignità?
Perché sei così, fratello?
Sorridi, il mondo è bello!
Siamo tutti gocce di uno stesso mare,
siamo tutti uomini da rispettare.
Siamo petali di uno stesso fiore
noi siamo della vita il motore.
Non aver paura dello straniero mai,
impara a conoscerlo e apprezzarlo saprai.
E quando non  ti sentirai  più solo e perso,
sappi che è perché hai avuto il coraggio di accettare il diverso.
Elisa

6 commenti:

  1. "E quando non ti sentirai più solo e perso,/sappi che è perché hai avuto il coraggio di accettare il diverso". Questi due versi contengono un messaggio prezioso, difficile da realizzare. Penso che le persone che vivano ogni giorno cercando di confrontarsi con chi è diverso da sé, chi la pensa diversamente da sé, chi appartiene a un altro mondo e cultura, non possano mai sentirsi sole per il solo sforzo di cercare di "incontrare l'altro". Io ogni giorno cerco di "incontrare", comunicare, interagire con 17 testoline diverse da me per età, interessi e altro e diverse tra loro: aiutoooo!!! Complicato sì, ma molto arricchente... Brava Elisa!

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  2. Grazie Professoressa. Con questi due versi ho voluto anche far capire che spesso la gente razzista si accanisce con il diverso per delle problematiche familiari, motivi legati anche alla sfera sociale. Poi, imparando a conoscere ed accettare il diverso ci si accorge di non essere più soli e di avere molti più amici.

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