venerdì 19 novembre 2010

LETTERA DI TERESA ALLA NONNA E AL FRATELLO STEFANO


Cominciamo con te, nonna, nonna Lisetta intendo, che tanto con nonna Caterina è inutile parlarci e comunque non gìfinirei più. Immagino ti stai chiedendo il motivo di questa lettera.
Ebbene te lo spiego subito. Ti scrivo per parlarti del tuo atteggiamento. Quale atteggiamento? Be’, diciamo che, per fare un esempio, non mi prendi mai sul serio.
Ogni volta che ti parlo di un mio progetto, una mia esperienza, tu mi rispondi e mi parli come se non abbia nulla di meglio da fare che snocciolare progetti da bambina di 5 anni oppure, un altro esempio può essere che, ogni volta che ti parlo del liceo al quale vorrei iscrivermi, invece di incoraggiarmi a fare quello che mi piace, non fai che dire che come scuola non serve a niente.
Sai, capisco benissimo che magari mi vedi ancora come la bambina che vuole fare l’addestratrice di delfini o la ballerina, ma dovresti accorgerti che sono cambiata. E poi, so che consideri il liceo classico e l’università le uniche cose che potrebbero beneficiare al mio futuro, ma non è questo che voglio, capisci? Non è una carriera da dottoressa che voglio. Né una carriera da professoressa o da avvocato. Solo perché voglio fare la fotografa, che è una strada più complicata e che richiede più pratica che teoria, non significa che io stia buttando il mio futuro.
Forse hai paura che io riceva qualche delusione da questo lavoro o che non guadagni abbastanza, o che stia prendendo tutto alla leggera, ma non è affatto così. Conosco i rischi che comporta questo lavoro e la fatica che richiede. Conosco gli ostacoli che ci saranno, ma ho intenzione di farcela. Solo che se tu mi concedessi un po’ di fiducia per me sarebbe più facile. Già non è che abbia mai avuto molta fiducia in me stessa, se poi in me non ci crede nessuno, allora diventa tutto troppo pesante.
E cerca di cambiare questo tuo aspetto, se ti sembra giusto quello che dico.

Adesso indovinate un po’ a chi vado a scrivere? A mio fratello Stefano, naturalmente!
Caro Stefano, io potere parlare con te in modo facile o forse potrei parlarti in italiano. Dipende da te. Dipende da come ti gira. Altrimenti fai l’animale. So che al momento la tua vita non va alla grande. Ma credi davvero che spezzando e lanciando e rompendo e gridando migliori la situazione? Io non penso, no, infatti la peggiori. So anche che ti arrabbi tanto quando ti minacciano di toglierti il telefono, perché ci stai troppo attaccato, ci sono passata anch’io. Però basta non darglielo il telefono, alla fin fine. Non serve mettersi a sbraitare. Cioè Ste’, siamo tutti abbastanza andati di cervello, trova un modo diverso di sfogarti, diverso dal prendere a pugni tutto. E poi, sì, è vero, la scuola non ti ha ancora dimostrato la sua utilità, ma lo scoprirai dopo; quindi, senti a me, non farti bocciare anche quest’anno. Non c’è bisogno che prendi nove, sai benissimo che basta il sei per toglierti di mezzo questa scuola media, tanto mica ti insegnano a vivere, ad affrontare i problemi. Cerca solo di fare… “qualcosa” nella vita, perché per me non sarebbe facile mantenerti e se vuoi mettere su famiglia lo stipendio non te lo posso dare e sai bene che i Call Center non sono proprio quello che chiunque desidera. Quindi, svegliati Stefano, vuoi fare il Punk folle e anarchico? Fallo! Ma non autodistruggerti.

6 commenti:

  1. Innanzitutto complimenti a Teresa e al suo sforzo di mettersi nei panni della nonna e del fratello per provare a comprenderli e per poi chiedere loro di cambiare atteggiamento: penso sia un buon esempio di comunicazione con una persona (in questo caso due) che ha un punto di vista diverso dal proprio. Se fossi la nonna o Stefano mi sentirei capito e proverei di più a capire Teresa...
    Secondo, per Matteo: che immagini consigli per questo post? Eventualmente mi contatti via mail?

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  2. è lungo sto tema, ah ah ah !!!! si, molto bello , q8 la prof!

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  3. Dimenticavo! Per Teresa: non sono d'accordo sul fatto che la scuola non insegni a vivere e ad affrontare i problemi. Penso che tutto ciò che si fa a scuola (attività, studio, rapporti con i compagni, con i professori, poesie, campi scuola, gare sportive, ecc.) faccia crescere. Fa crescere anche noi professori l'esperienza scolastica!

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  4. BRAVISSIMA LUNA HAI AVUTO PROPRIO UNA BELLISSIMAAAAAA IDEA COME TUTTO!!!!!!!!!!TI VOGLIO BENE!!!!!!!!

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  5. luna, sei sicura ke hai 13 anni? diventerai sicuramente una grande donna qualsiasi lavoro vorrai fare

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