lunedì 31 gennaio 2011

IO EMIGRATO

La mia famiglia, per ragioni di lavoro, si è dovuta trasferire nel nord Italia, in Lombardia, dove io sono nato e ho vissuto per diversi anni, prima di tornare a Roma. Ricordo alcuni episodi tristi di quel periodo. I bambini coetanei mi evitavano al parco se sentivano il mio accento diverso. Forse credevano che non ero italiano. Mio padre diceva che se capivano che eravamo di Roma, parlavano sempre di “Roma ladrona”. Insomma ci sembrava di vivere all’estero, in un paese con un dialetto diverso e incomprensibile, tra l’indifferenza dei locali se non addirittura disprezzati, considerati lavativi e sfaticati e chiamati “terroni”. Sembrava di non essere in italia. Eppura eravamo in un'altra regione. Questo mi ha fatto capire che la discriminazione esiste anche tra gente dello stesso Paese. Questo mi ha fatto capire che l’essere umano è proprio stolto. Ora sono felice di essere nella mia città.
Lollo

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