martedì 15 marzo 2011

UNA GOCCIA NEL MARE

Mi è bastato pensare al significato della parola "diritto" e la mia testa brulica
di immagini, di situazioni passate e presenti, di sentimenti contrastanti. Le
immagini riconducono a sanguinose battaglie e a folle esultanti, a uomini
giusti e a fanatici folli, a conquiste e negazioni, a grandi guerre e a piccoli
soprusi, ai deboli  e ai potenti, ai poveri e ai ricchi, alla vita e alla morte. I sentimenti sono la rabbia, l'impotenza, il dolore per chi da sempre subisce, il rispetto e l'ammirazione per chi ha messo in gioco la propria vita per un ideale, la gioia e l'esultanza per chi è riuscito ad affermare un proprio diritto. L'articolo due della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo in poche righe racchiude un universo. Tre le parole cardine:"libertà senza distinzione". Ora voglio raccontarvi la storia di Maria Noemi. maria Noemi nasce il 7 agosto 2005 a Roma. Avendo i medici ritardato il parto cesareo, subisce un'asfissia che le provoca gravi danni celebrali. Ora ha la necessità di continue cure e visite medico-specialistiche, di materiale salvavita, che a volte, nonostante le prescrizioni, viene a mancare. Questa piccola è collegate a dei macchinari, senza i quali morirebbe. Molti medicinali che le sono indispensabili sono a pagamento. Il papà di Noemi è un'autista di autobus e la mamma è disoccupata, ma tanto non potrebbe lavorare perché deve assistere la sua bambina. Le spese mensili sono superiori alle entrate, così i genitori sono costretti a chiedere continuamente aiuto ad amici e parenti; si affidano alla generosità del prossimo, organizzano eventi utilizzandone il guadagno per sopravvivere. Ai genitori è stato consigliato di chiudere Maria Noemi in una struttura specializzata, ma loro si rifiutano perché capiscono che l'unica gioia di questa sfortunata bambina è l'amore e la vicinanza dei suoi cari. Certamente non bastano per capire qu nte difficoltà incontra questa famiglia quotidianamente. Ma ora mi chiedo: dov'è la loro libertà e quella di Maria Noemi? Dov'è la loro dignità se per permettere alla figlia di vivere sono costretti ad elemosinare? Dov'è il diritto di questa bambina, già tanto provata dalla vita, ad avere ciò che le spetta senza dover peregrinare da un ospedale all'altro? Purtroppo Maria Noemi è una goccia nel mare... Dov'è il diritto di libertà di un invalido che già imprigionato nel proprio corpo , è costretto a rimanere imprigionato in casa per via delle barriere architettoniche? E dove finisce la sua dignità se è costretto a vedersi sfilare venti autobus davanti prima di poterne prenderne uno adatto alle sue condizioni? Quando si dice che la ricchezza non fa la felicità forse è vero, ma sicuramente la vita di queste famiglie sarebbe molto più semplice... L'articolo della dichiarazione dei diritti dell'uomo sancisce che:" ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente dichiarazione, senza distinzione alcune per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
A malincuore da questo caso e da molti altri si evince che la libertà dell'individuo e la qualità della propria vita sono strettamente legati ad altri fattori: uno di questi la ricchezza.
Lorenzo D'Urso

2 commenti:

  1. Lorenzo, questo testo che hai scritto è davvero eccezionale. L'idea di utilizzare la storia di una bambina immaginaria che ti è venuta in sogno per scrivere questo tema (che in realtà doveva essere argomentativo) ha reso quest'ultimo ancora più originale. Concordo con te nella conclusione: ora purtroppo è tutto legato al denaro!!!! Complimenti

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  2. BRAVISSIMO LORENZO è DAVVERO ECCEZZIONALE MA AVREI UNA DOMANDA PERCHè HAI MESSO COME TITOLO UNA GOCCIA NEL MARE??

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