martedì 25 gennaio 2011

DAL DIARIO DI BORDO DI UN MIGRANTE

20/08/2009
Caro diario,
allora ci siamo: sto per partire per la Spagna,precisamente a Barcellona.
Mi trovo su un aereo dell'Alitalia. Mi viene da piangere: sto lasciando il mio paese.
Mi mancheranno tutti: i miei parenti, i miei amici... Però devo pensare che lì
mi troverò meglio. Ma che sto dicendo, non c'è niente di meglio dell'Italia! Purtroppo
devo partire, qui in Italia non riesco a trovare lavoro.
Ora ti saluto, ho sentito il rumore del motore: si parte!!!!!!
24/08/2009
Caro diario,
sono le ore 7:15 e mi trovo davanti alla Cattedrale. Comincio a sentire il
dolce suono delle costanuelas (nacchere), il gustoso odore delle tortillas...
Mi sento a disagio a sentire una lingua nuova, capisco solo qualche parola
di spagnolo.
Ieri ho fatto una passeggiata nella seconda città più importante della
Spagna. Ho visto tra le varie cose anche una scuola di flamenco.
Il mio nuovo lavoro si trova nella periferia, lavoro in un programma tv locale.
Vivo in un monolocale, piccolo ma accogliente.
Sono qui da pochi giorni, ma già sento nostalgia della mia terra. In questo
momento mi sembra di sentire un odore di pizza che mi ricorda quella che
preparava mia madre. Ti lascio  vado a mangiare.

27/08/2009
Caro diario,
la giornata di ieri è iniziata bene: sono andato a lavoro, ho visto una
ragazza molto bella ( bionda con occhi azzurri), i suoi capelli erano
splendenti come il sole e i suoi occhi avevano lo stesso colore del mare. Poi
ho scoperto che quella ragazza lavora con me, solo che siamo in due settori
diversi. Peccato però che dopo il lavoro la giornata ha preso una brutta piega:
tornando a casa ho visto delle persone con la testa rasata. I miei amici
italiani mi avevano avvisato che a Barcellona ci sono dei gruppi di naziskin
che odiano soprattutto gli Italiani: dall'abbigliamento sembravano proprio loro!
Allora sono passato davanti a loro indifferente, ma non “è filato” tutto liscio
come l'olio. Mi hanno chiesto di dove ero. Io avevo capito la domanda ma non
sapevo rispondere. a un certo punto hanno iniziato a strattonarmi e a
picchiarmi. Sono stato soccorso subito da dei passanti, è arrivata l'ambulanza
che mi ha portato all'ospedale più vicino.
Oggi sono ancora in ospedale e mi è venuta a trovare quella bellissima
ragazza che lavorava con me. Si chiama Laura. Secondo me c'è una grande
sintonia tra di noi.
Spero che quei naziskin siano stati arrestati e che da oggi la mia vita qui
a Barcellona sia tutta in salita. A domani
(DI KEVIN)

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